
Effetto Covid sul settore, che mantiene una speranza per il futuro
Secondo un’indagine condotta da Duff & Phelps Real Estate Advisory Group su un campione rappresentativo di top manager e investitori nel settore real estate in Europa, Regno Unito e Usa, il valore degli asset immobiliari commerciali è destinato a subire un crollo grave causato dalla pandemia.
Per il 39% degli investitori si avrà un ribasso compreso tra il 5% e il 10% nel 2020. Il 31%, invece, prevede una diminuzione superiore come conseguenza della crisi economica che ha seguito quella sanitaria.
Secondo gli intervistati i settori maggiormente penalizati saranno quelli del retail e dell’hotellerie, con una diminuzione dei valori degli immobili tra il 10% e il 40% durante il prossimo anno.
Il 36% degli intervistati è convinto che il comparto logistica/industriale sarà quello più resiliente, grazie alla crescita dell’eCommerce, che ha favorito le strutture last mile, cioè i magazzini destinati alla gestione dell’ultima fase di consegna dei beni.
Il 64% degli investitori reputa che la recessione globale sia il rischio maggiore per gli asset immobiliari commerciali, e l’80% crede che la ripresa economica seguirà un andamento a U.
Tuttavia, nonostante il clima di generale sfiducia che si respira in questo momento, il 90% delle aziende prevede che le quotazioni degli asset immobiliari possano tornare a livelli pre-pandemia entro il 2021: e il 41% degli intervistati dice di essere più ottimista ora rispetto a quanto lo fosse all’inizio della pandemia. Il 42% degli investitori ha mantenuto invariato il proprio impegno di capitale e pensa di incrementarlo.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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