
Nuovo monito all’Europa dall’Oms: “Isolate le persone positive”
Il Coronavirus continua a spaventare il mondo. Con i 12.982 contagi delle ultime 24 ore, l’Argentina ha superato il milione di casi. Lo ha reso noto il ministero della Salute a Buenos Aires. E’ il quinto Paese al mondo ad aver raggiunto quella cifra. L’ultimo rapporto delle autorità sanitarie ha indicato che i contagi da Covid-19 da marzo sono ora 1.002.662 e che i 451 decessi dell’ultimo giorno hanno fatto salire il bilancio totale dei morti a 26.716. Le persone ricoverate in terapia intensiva, infine, sono attualmente 4.392, con una percentuale di occupazione dei letti del 64% sul territorio nazionale e del 63,2 nell’area metropolitana di Buenos Aires.
Il Regno Unito fa numeri giornalieri che vanno ad incrementare un già tragico bilancio: mai si erano registrati così tanti contagi in 24 ore, ben 21.330 e 41 vittime, toccando una quota di decessi che non si raggiungeva dal 5 giugno. Ecco allora che nel Paese è entrato in vigore il sistema a 3 livelli d’allerta in base alla diffusione della malattia, con conseguenti diverse restrizioni. Il premier Boris Johnson imporrà restrizioni più severe alla città di Manchester, sfidando i leader locali che si sono opposti aspramente alla mossa. Johnson ha detto che la Regione entrerà nella categoria di rischio più elevato da venerdì. Il premier ha spiegato che i ministri hanno impiegato 10 giorni cercando di raggiungere un accordo con il sindaco di Greater Manchester, Andy Burnham, e che il Governo ha fatto una “generosa offerta” di sostegno finanziario. «Il sindaco purtroppo non l’ha accettata e data la situazione di salute pubblica devo ora procedere con lo spostamento della Greater Manchester al livello di allerta molto alta», ha spiegato Johnson in una conferenza stampa.
Allarme anche in Francia. Sono stati 20.468 i casi di positività al Covid-19 nelle ultime 24 ore con un lieve calo rispetto alla media della settimana scorsa, ma i decessi fanno registrare un’impennata a 262: 162 negli ospedali, più 100 nelle case di cura e negli istituti per disabili.
Intanto, arriva un nuovo monito all’Europa dal direttore per le emergenze dell’Organizzazione mondiale della sanità, Michael Ryan: «la nuova veloce diffusione del virus dipende per buona parte dalla non adeguata applicazione della misura della quarantena, con cui isolare i contatti delle persone positive».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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