
Il pericolo di essere truffati non è mai stato così alto
L’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, da gennaio 2020 ha rilevato 196 siti fake che distribuivano polizze false. Un record assoluto se si pensa che nel 2017 questa tipologia di truffe online registravano 50 siti irregolari, divenuti 103 nel 2018 e quadruplicati oggi.
«L’aumento è dovuto anche alla sempre maggiore attività di contrasto dell’Ivass e alla maggiore attenzione del consumatore, che segnala più di prima i siti irregolari – spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale dei Consumatori – ma l’andamento desta comunque allarme. L’aumento esponenziale del fenomeno richiede un intervento immediato del legislatore».
L’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici ha reso noto un altro dato preoccupante: sono circa 2,6 milioni i veicoli che circolano in Italia senza la copertura assicurativa, ma è difficile stabilire chi sia caduto nella trappola dei siti fake e chi abbia scelto di non assicurarsi. Questo comporta un problema giuridico perché il Codice della strada non fa l’opportuno distinguo tra chi è vittima di una truffa e chi è solo irresponsabile: la multa per i non assicurati va dagli 849 euro ai 3.396 euro in ogni caso.
L’Ania ha avviato il progetto per la costituzione di un’unità che sfruttando le nuove tecnologie e i sistemi di advanced analytics può permettere di identificare i casi a rischio e contrastare le truffe in collaborazione con la magistratura, le forze dell’ordine e l’istituto di vigilanza. Il progetto dovrebbe chiamarsi Osservatorio Antifrode.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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