
Posizioni ancora molto distanti
Si è concluso stanotte con un nulla di fatto il confronto sulla cig ed il blocco dei licenziamenti. tra Cgil, Cisl, Uil e il Governo, rappresentato dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ed il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
Le posizioni sono state giudicate molto distanti ed i sindacati hanno valutato “insufficiente” la proposta del Governo, proponendo invece una soluzione in cui le ulteriori 18 settimane di Cassa Integrazione e il blocco dei licenziamenti devono camminare di pari passo.
In particolare il Governo ha messo sul piatto la proroga della Cassa integrazione Covid fino a fine anno per garantire la copertura a chi avesse esaurito le settimane a disposizione già da metà novembre e il blocco dei licenziamenti fino al 31 dicembre 2020. Netta, però, la posizione dei sindacati che chiedono di proteggere lavoro ed imprese finché dura l’emergenza: il blocco dei licenziamenti deve, perciò, essere prorogato sino almeno al 21 marzo, con la possibilità per le aziende di fruire degli ammortizzatori sociali. «Non riusciamo a capire perché se c’è la possibilità di usare gli ammortizzatori sociali le aziende devono licenziare», ha sottolineato il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri che ha aggiunto: «L’Esecutivo ha messo in campo nella manovra cinque miliardi. Noi riteniamo si debba intervenire con ulteriori risorse perché parliamo di ammortizzatori sociali ma vorremmo parlare di politiche attive del lavoro e capire come in questo Paese chi perde il posto del lavoro possa rientrare nel mondo del lavoro e molti giovani entrarci».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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