
La Fondazione studi dei consulenti del lavoro: “a rischio un milione di posti di lavoro”
Il 2020 è stato un anno difficile per le PMI, che pagano un conto molto salato per l’effetto della crisi da Coronavirus. Secondo i dati della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, raccolti nell’indagine Crisi, emergenza sanitaria e lavoro nelle PMI potrebbero essere persi circa un milione di posti di lavoro tra gennaio e dicembre 2020, un dato che potrebbe anche peggiorare se dovesse ripresentarsi l’esigenza di un lockdown, generalizzato o circoscritto.
Oltre alle chiusure, uno sforzo pesante è stato quello richiesto dall’adeguamento alle norme di sicurezza per fronteggiare l’emergenza: le imprese hanno dovuto riorganizzare spazi, logistica, procedure e lavoro. E se si dovesse ripresentare la condizione della chiusura, due imprese su 10 rischierebbero il fallimento.
L’analisi ha preso a campione cinquemila consulenti del lavoro in due diverse tranche. Il 31,8% degli intervistati pensa che la quota di imprese che potrebbero interrompere la propria attività a seguito di un nuovo picco pandemico si aggiri tra il 10% e il 20%. Il 48,4% formula previsioni anche peggiori, indicando come a rischio tra il 20% e il 30% delle imprese, e il 21,5% afferma che potrebbero essere superiori al 30% le PMI a un passo dal fallimento.
Le differenze geografiche sono marcate: se al Nord, e in particolare al Nord Est, la netta maggioranza degli intervistati reputa che anche nel peggiore dei casi, la quota di aziende che si troverebbe costretta ad interrompere le proprie attività non supererebbe il 20%, al Centro e soprattutto al Sud, la situazione si presenta più critica: la maggioranza degli intervistati prevede il rischio di chiusura per più del 20% delle aziende.
Secondo gli intervistati le misure di sostegno più importanti per supportare le PMI sono i contributi a fondo perduto, la proroga degli ammortizzatori sociali e la sospensione delle scadenze fiscali.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: