Vediamo nel dettaglio
Un uso più rigoroso delle mascherine, app di prenotazione obbligatoria ai corsi e multe per chi trasgredisce. E’ stretta sulle palestre e le piscine con le Linee guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere, un documento emanato dal Dipartimento dello Sport e annunciato dal ministro per lo Sport e le Politiche giovanili, Vincenzo Spadafora.
Il documento specifica che è obbligatorio verificare all’ingresso che fruitori dei servizi ed eventuali accompagnatori siano dotati di mascherina protettiva e, in caso negativo, vietare l’ingresso. All’interno della struttura bisogna sempre indossare la mascherina, eccezion fatta per il momento in cui si svolge l’attività fisica sul posto. Dunque va indossata obbligatoriamente anche durante l’allenamento se ci si sposta da una postazione di allenamento all’altra. Obbligatorio indossare sempre la protezione nelle zone di accesso e transito. I bambini poi possono essere accompagnati solo da un familiare.
Diventa a tutti gli effetti obbligatorio, e non più facoltativo, misurare la temperatura all’ingresso ed impedire l’accesso a chi ha più di 37,5°.
Così come è stato previsto per ristoranti e locali, anche i gestori di palestre, piscine e impianti dovranno predisporre e rendere visibile all’entrata della struttura un apposito cartello contenente il numero massimo di presenze consentite all’interno delle varie strutture sportive. La determinazione del numero massimo di persone che possono essere presenti in contemporanea all’interno della struttura “deve risultare dalla considerazione di 12 metri quadrati per persona, considerando per il computo i metri quadrati (al chiuso) dell’intera struttura. Nel computo delle compresenze va considerato anche il personale diretto o indiretto che vi presta servizio in quel momento. Per quanto riguarda attività e corsi di gruppo, il numero massimo di cui sopra è 5 mq per partecipante, prendendo in considerazione l’ampiezza dell’ambiente in cui l’attività viene svolta. Per quanto riguarda le attività svolte all’interno di piscine natatorie, va garantito uno spazio minimo di 7 mq per persona presente. Per le piscine non ad uso natatorio valgono le norme regionali di riferimento e quelle contenute nell’allegato 9 al Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 ottobre 2020″. Resta obbligatorio mantenere sempre la distanza interpersonale minima di 1 mt con una valutazione più elastica “durante l’attività fisica” con l’obbligo di tenere “una distanza interpersonale minima adeguata all’intensità dell’esercizio, comunque non inferiore a 2 mt“.
E’ vietato l’accesso alle docce. E’ possibile cambiare soltanto il costume bagnato o l’abbigliamento per l’allenamento e asciugare i capelli nel più breve tempo possibile. Diventa obbligatorio mettere a disposizione almeno un dispenser di gel disinfettante ogni 300 metri quadrati e uno dispenser gel disinfettante nelle zone di accesso e transito.
Le strutture dovranno garantire un sistema di prenotazione online per monitorare gli ingressi e per far accedere le persone alla lezione sportiva. In questo caso viene fatta però una distinzione tra due tipi di strutture: quelle con una capienza inferiore a 50 persone contemporaneamente e quelle con una capienza maggiore. Le prime non hanno l’obbligo di utilizzare soluzioni tecnologiche o applicativi web ma resta comunque l’obbligo di prenotazione della lezione in anticipo e registrazione su registro cartaceo, così come il divieto di assembramento in tutte le aree del sito sportivo.
Chi non rispetta le regole può incappare in una multa da 280 euro in misura ridotta che raddoppia a 560 in caso di recidiva.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AGI
Ti potrebbe interessare anche: