La casa d’aste tedesca Hermann Historica nell’occhio del ciclone
Ha fatto molto discutere in questi giorni la decisione di una casa d’aste tedesca che ha messo in vendita alcuni manoscritti e appunti scritti a mano di Adolf Hilter, il dittatore nazista responsabile dello sterminio di milioni di persone nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale.
In particolare, si tratta di carte e note relative ai discorsi che il Fuhrer tenne ai nuovi ufficiali militari a Berlino nel 1939, circa 8 mesi prima dell’inizio della guerra. La vendita si è conclusa per l’esorbitante cifra di 40 mila dollari, ed è stata accompagnata da una protesta molto sentita.
«Non riesco a capire la pura irresponsabilità e insensibilità, in un clima così febbrile, di vendere oggetti come le divagazioni del più grande assassino di ebrei del mondo al miglior offerente – ha denunciato il capo dell’Associazione ebraica europea con sede a Bruxelles, Menachem Margolin – aste come questa aiutano a legittimare gli entusiasti di Hitler che prosperano con questo genere di cose».
Il timore è che atti come questi possano alimentare il mito della figura di Hitler, già purtroppo molto diffuso, fin quasi a essere divenuto un culto, e che possano quindi sensibilmente aumentare l’antisemitismo, il nazionalismo e gli episodi di violenza.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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