
Le sue azioni hanno perso più del 50% quest’anno ed ha dovuto prendere in prestito miliardi di dollari per distribuire il proprio dividendo
Exxon Mobil taglierà 1.900 posti di lavoro negli Stati Uniti quest’anno. E così dopo Shell e Bp, un’altra major petrolifera si trova costretta a ridurre la propria forza lavoro a causa dell’emergenza sanitaria ed economica legata al Covid.
Il colosso ha precisato che la maggior parte dei tagli interesserà gli uffici del management a Houston, con i licenziamenti che saranno sia su base volontaria che forzata.
La società, che ha avviato un processo di revisione globale dei suoi 74.000 dipendenti, aveva già annunciato 1.600 licenziamenti in Europa e in Australia.
Purtroppo è una crisi che riguarda tutto il settore: nonostante la modesta ripresa economica, le società petrolifere devono confrontarsi ancora con la prolungata riduzione dei consumi di benzina e di carburante da parte delle compagnie aeree, mentre sempre più persone si trovano a lavorare da casa evitando gli spostamenti, sia che si tratti dell’auto o del trasporto aereo. A ciò si è aggiunta la nuova tornata di lockdown e restrizioni legate al Covid-19 in Europa che non aiuta affatto. Basti solo pensare che le azioni di Exxon hanno perso più del 50% quest’anno, con la società che ha dovuto prendere in prestito miliardi di dollari per distribuire il proprio dividendo.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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