
Nessun rimborso in caso di isolamento fiduciario o annullamento causa coronavirus
Chi ha prenotato un viaggio, per lavoro o per motivi personali, sta passando un momento di grande incertezza: lo spettro delle nuove restrizioni alla mobilità si unisce alla paura di sviluppare sintomi di coronavirus.
Durante il primo lockdown oltre 6,4 milioni di famiglie hanno dovuto annullare viaggi e vacanze già pagati spesso senza ottenere alcun risarcimento, secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research.
Adesso, alcune compagnie assicurative hanno introdotto polizze viaggio pensate specificatamente per casistiche connesse al covid-19: soluzioni che prevedono un rimborso in caso l’assicurato o un suo familiare dovesse risultare positivo, ma che escludono tutte quelle situazioni di isolamento fiduciario derivanti da contatti diretti o indiretti con persone esterne al nucleo familiare positive, per esempio i colleghi di lavoro.
In caso di interruzione del viaggio in corso, un’altra polizza prevede n rimborso se l’imbarco viene negato a causa di sintomi individuati in aeroporto o se l’assicurato è obbligato a interrompere il viaggio e rientrare anticipatamente per ragioni mediche legate al virus.
Esistono anche alcune polizze che prevedono un rimborso per le spese sanitarie pagate all’estero per cure di urgenza in caso avessero contratto fuori dal proprio Paese di appartenenza il coronavirus. In questo caso, la polizza può includere i costi di alloggio, una diaria giornaliera o un’indennità di convalescenza post terapia intensiva.
Fanno discutere i limiti delle coperture offerte: le polizze non sono valide se si decide di viaggiare verso una destinazione sconsigliata dal ministero degli Esteri, e non sono dovuti gli indennizzi nel caso in cui l’assicurato abbia già diritto ad ottenere il rimborso da parte della compagnia aerea, del tour operator, della struttura ricettiva o dell’agenzia di viaggi.
Rimane scoperto anche il caso di annullamento del viaggio a seguito di misure restrittive introdotto dalle autorità: in questo caso il rimborso spetta alla compagnia aerea o all’operatore turistico, benché le modalità siano ancora molto dibattute.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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