
L’agenzia Dbrs ha confermato il rating a BBB (high)
«Nonostante i segnali di ripresa del Pil dopo la crisi di aprile – spiega Dbrs – il trend negativo riflette l’incertezza ancora notevole sull’impatto del covid-19».
L’Italia mantiene un rating negativo per quanto riguarda il debito pubblico. A pesare, secondo le stime dell’agenzia Dbrs, sono i nuovi contagi che, se non contenuti, potrebbero portare a restrizioni ancora più severe di quelle già attuate con un peggioramento probabile dei conti pubblici.
La ripresa e la crescita dell’economia sono molto fragili e non sopporterebbero nuove misure restrittive, che potrebbero però essere inevitabili in caso di aumento esponenziale dei contagi da coronavirus.
Ciò nonostante, l’agenzia valuta positivamente «l’opportunità dell’Italia di beneficiare del programma Next Generation EU, perché potrebbe aiutare il Paese ad affrontare alcune debolezze strutturali». L’idea è che si sostenga l’attuazione delle riforme e vengano aumentati gli investimenti pubblici.
«L’Italia – prosegue l’agenzia – beneficia dell’attuale sostegno finanziario straordinario della Banca Centrale Europea ed è un’economia ricca e diversificata». Il settore manifatturiero ha dato segni di resistenza e il sistema bancario è in una posizione più forte rispetto al passato in termini di capitalizzazione.
Dbrs esclude la possibilità di una revisione al rialzo del rating a meno che le prospettive economiche non migliorino in modo forte, sostenute da un rapido risanamento del bilancio.
Infine, la politica: secondo Dbrs l’attuale Governo resterà in carica fino a marzo 2023 anche se gli effetti della seconda ondata della pandemia potrebbero minare la stabilità dell’esecutivo.
di: Micaela FERRARO
FOTO: AGI
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