Allo studio un aumento di capitale da 2,5 miliardi da parte dello Stato. Silenzio delle banche interessate
Sarebbero sempre più vicine le nozze tra Mps ed UniCredit. A dare un’accelerazione ad un’operazione di cui si parla da tempo, alcune voci riportate dall’Ansa, secondo cui il Governo, tramite il Tesoro, proprietario delle banca senese, starebbe preparando un aumento di capitale per dare in sposa alla banca di Jean-Pierre Mustier l’istituto più antico del mondo.
In particolare lo Stato starebbe facendo pressing per una ricapitalizzazione fino a 2,5 miliardi di euro con l’obiettivo di rendere la banca più appetibile agli occhi di potenziali compratori, tra cui in primis appunto Unicredit. «Secondo fonti finanziarie, l’ultima ipotesi prevederebbe una ricapitalizzazione del Monte da parte del Mef per una cifra compresa tra i 2 e i 2,5 miliardi, di cui uno destinato a rimpinguare i fondi per le cause legali e un altro per coprire gli esuberi pre-nozze, stimati intorno a 6mila unità (di cui la metà a Siena). A questa mossa, che deve in ogni caso superare ostacoli non banali sul piano dei conti pubblici, si affiancherebbero anche 3 miliardi di crediti fiscali. Al termine di questo processo, al Mef resterebbe una quota del 5%», si legge ne Il Sole 24 Ore.
Della necessità di aggregare le banche italiane per affrontare la crisi da Covid aveva parlato alla Giornata del Risparmio lo stesso ministro dell’Economia Roberto Gualtieri (leggi qui).
Il piano, all’attenzione deI Tesoro, che prevede appunto l’integrazione con UniCredit. non ha ancora ricevuto il via libera del ceo francese, che finora ha escluso operazioni di fusione. Da Unicredit tutte le bocche rimangono cucite. Ma c’è ancora un po’ di tempo: l’obiettivo è chiudere entro fine anno.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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