
L’utile netto si è attestato a 21,5 milioni rispetto ai 76,7 milioni del secondo trimestre. Pesa la fusione con Intesa Sanpaolo
Brutte notizie per Ubi Banca che ha chiuso il terzo trimestre in rosso, per effetto dell’operazione di fusione con Intesa Sanpaolo. Nel dettaglio, l’utile netto si è attestato a 21,5 milioni rispetto ai 76,7 milioni del secondo trimestre, influenzato dalla contabilizzazione dei contributi al Fondo di Tutela dei Depositi per 48,1 milioni netti e dai maggiori costi legati all’OPAS per circa 6 milioni netti.
Confermata la resilienza dei proventi operativi, che si sono attestati a 880,2 milioni (in linea con il periodo precedente), grazie alla buona performance dei ricavi core, in crescita del 5,7% rispetto al trimestre precedente.
Al 30 settembre, i crediti netti verso la clientela si attestano complessivamente a 84,9 miliardi, in aumento dagli 84,7 di giugno. Questo grazie ad una duplice dinamica positiva: da un lato, la progressiva riduzione dei crediti deteriorati a 3,7 miliardi a fine settembre (-4,4% nel trimestre e -10,5% da inizio anno) e dall’altro, la continua crescita dei crediti in bonis a 81,2 miliardi a fine settembre (+0,5% nel trimestre e +1% da inizio anno).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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