
Due tipologie di norme, una nazionale ed una regionale a seconda dello scenario di rischio. Ecco i dettagli
Conte ha firmato stanotte il nuovo dpcm che entra oggi in Gazzetta ufficiale e sarà in vigore da domani fino al prossimo 3 dicembre. Due i provvedimenti in atto: uno a livello nazionale ed uno a livello regionale che cambiano a seconda degli scenari di rischio.
Per tutti vale il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. In questo arco di tempo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità o per motivi di salute. Si potrà uscire solo muniti di autocertificazione. La capienza di bus, metro e treni è al 50%. Didattica a distanza per tutti i ragazzi dai 14 ai 18 anni. Per bar e ristoranti servizi al tavolo fino alle 18. Nelle ore successive sono consentiti asporto e consegne a domicilio. I centri commerciali, grandi e medie strutture di vendita restano chiuse nei giorni festivi e pre-festivi. Potranno rimanere aperti solo farmacie, alimentari, edicole e tabacchi. Stop anche a musei, mostre e sale scommesse. Potranno restare aperti invece, anche nelle zone rosse, parrucchieri e centri estetici. Sono sospesi anche tutti i concorsi. Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione che nel settore privato, e ingressi differenziati del personale.
Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d’Aosta sono le aree destinate e finire nella zona rossa stabilita del nuovo Dpcm, per contrastare i contagi da Sars-Cov2. In questi territori sarà lockdown totale, almeno per 14 giorni. Saranno sospese le attività commerciali al dettaglio, tranne per generi alimentari e di prima necessità, saranno chiusi i mercati, mentre resteranno aperte edicole, tabaccai, farmacie e para farmacie. Stop anche a ristoranti, bar e pub, che potranno comunque effettuare servizio di ristorazione a domicilio fino alle 22. Sospese le attività sportive anche all’aperto. Si potrà passeggiare ed allenare da soli solo in prossimità della propria abitazione.
Nella seconda fascia di rischio, la cosiddetta zona arancione dovrebbero invece rientrare Puglia, Liguria, Veneto e Campania (a rischio zona rossa). In queste aree vale il divieto di spostamento in entrata e uscita, ma ci si potrà muovere all’interno del proprio comune di residenza o domicilio. Anche in questo caso chiuderanno i servizi di ristorazione al banco e al tavolo. Resterà consentita però la consegna a domicilio.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: