
“E’ necessario porsi l’obiettivo di un progressivo riequilibrio dei conti pubblici. Urgente intervenire sui Neet”
È necessario porsi l’obiettivo di un progressivo riequilibrio dei conti pubblici. Il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco lo dice chiaramente intervenendo agli Stati generali delle pensioni organizzati dall’università Bocconi e da Deutsche Bank. «Per quanto riguarda i conti pubblici, nel medio periodo, l’azione di politica economica non può che porsi l’obiettivo di conseguire un progressivo riequilibrio. Questo – ha spiegato – vale soprattutto per quei Paesi che, come l’Italia, avevano un alto debito pubblico anche prima della pandemia».
Secondo Visco assicurare nel prossimo decennio una rapida riduzione del debito, innalzato dagli effetti della pandemia e dalle indispensabili risposte di finanza pubblica, richiederà la massima attenzione alla qualità delle misure di sostegno dell’economia e un graduale aggiustamento dei saldi di bilancio quando le condizioni macroeconomiche saranno più favorevoli.
La pandemia potrebbe poi avere un effetto negativo permanente sulla produttività del lavoro. «Un ulteriore elemento di incertezza – ha aggiunto – riguarda il tasso di crescita della produttività, che potrebbe risentire permanentemente della pandemia. Su di esso potrebbero ad esempio influire la ridefinizione delle catene del valore, l’uscita dai mercati di imprese profittevoli ma illiquide, la scarsità di investimenti dovuta all’aumento dell’incertezza, la riduzione della partecipazione al lavoro dovuta a fenomeni di isteresi».
Ed in questo quadro bisogna fare attenzione ai giovani, altro punto dolente: L’Italia è infatti al primo posto per la percentuale di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione: sono oltre due milioni. «Si tratta – ha spiegato – di un drammatico spreco di potenzialità a livello non solo economico, con conseguenze particolarmente gravi sul piano sociale. Urge intervenire. Da questo soprattutto dipende il futuro del Paese e, in ultima istanza, il rientro da un debito pubblico molto elevato e la sicurezza del mantenimento degli impegni sul fronte previdenziale».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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