
Lo precisa l’Antitrust che punta anche sulla domiciliazione bancaria
PagoPa non il mezzo esclusivo per effettuare pagamenti alle amministrazioni pubbliche. A specificarlo è l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha rilevato che, nonostante il Codice dell’Amministrazione Digitale preveda un obbligo generalizzato di utilizzo di questa piattaforma, le relative linee guida precisano che si possano affiancare anche altri metodi di pagamento, tra cui la domiciliazione bancaria.
Allo stesso tempo il Decreto Rilancio prevede che gli enti territoriali possano addirittura “premiare” i cittadini che effettuano pagamenti tramite domiciliazione bancaria, applicando una riduzione fino al 20% dell’aliquota. Inoltre, ci sono state deroghe e proroghe relative al giorno di decorrenza dell’obbligo, che è stato dapprima prorogato al 30 giugno 2020 e poi al 28 febbraio 2021.
Secondo l’Autorità è bene fare queste precisazioni dato che alcune Amministrazioni Pubbliche, anche importanti dal punto di vista demografico, hanno ristretto al solo sistema PagoPA le modalità ammesse per i pagamenti, escludendo, ad esempio, la domiciliazione bancaria per il pagamento di tasse come la Tari. Un fatto che ha generato non poche problematiche ai cittadini.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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