Limita i danni la Germania che registra un -5,6
L’emergenza sanitaria da coronavirus ne ha portata un’altra, altrettanto grave, economica. Indice fondamentale dei problemi legati all’economia dei Paesi membri dell’Unione Europea è la stima del Pil.
La Commissione europea ha pubblicato le stime, riviste, delle previsionie conomiche di tutti gli Stati membri dell’Ue: le peggiori sono quelle della Spagna, che potrebbe registrare un calo del Pil del 12,4% nel 2020, e dell’Italia, che va incontro a un meno 9,9% quest’anno, con una ripresa prevista del 4,1% nel 2021 e del 2,8% nel 2022 (approfondisci qui). Per la Spagna invece la ripresa prevista è più alta, con un +5,4% nel 2021 e un +4,8% nel 2022. La Croazia segue da vicino le prime due in classifica, con una diminuzione del Pil prevista del 9,6% nel 2020.
Le stime dell’eurozona mostrano scenari poco rassicuranti anche per la Francia, per la quale è previsto un crollo del Pil del 9,4%, il Portogallo, che va incontro al -9,3%, la Grecia con il -9%, il Belgio, -8,4%.
Inoltre, benché non più parte dell’Unione Europea, la Commissione ha diffuso le stime del Regno Unito: il Paese potrebe segnalare un -10,3% quest’anno, con una ripresa del 3,3% e del 2,1% nei due anni successivi.
I Paesi che dovrebbero soffrire meno la crisi sono la Germania, con una riduzione prevista del 5,6% seguita da una ripresa del 3,5%, e l’Irlanda, il cui calo del Pil potrebbe aggirarsi al 2,3% seguito da una robusta crescita che porterà il segno più a sovrapporsi al meno del 2,9% nel 2021 e del 2,6% nel 2022.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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