
Il presidente Gardara: “Le conseguenze delle nuove restrizioni potrebbero portare a un ulteriore calo del fatturato fino a un -40% dei ricavi”. Questo senza considerare le possibili chiusure per le festività
«Siamo di fronte a un quadro che da grave si preannuncia drammatico». Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione, lancia l’allarme per i consumi alla luce dei provvedimenti contenuti nel nuovo dpcm in vigore da oggi.
Secondo la stima di Gradara con le nuove misure si prevede infatti un peggioramento importante per il non alimentare, perché se “il calo di fatturato che si prospettava fino a pochi giorni fa era di un -25 o -30% già acquisito, ora le conseguenze delle nuove restrizioni potrebbero portare a un ulteriore -10 o -15%, arrivando a fine anno a un -40% dei ricavi“. Questo senza considerare l’impatto che potrebbe avere un’estensione delle chiusure per tutto il periodo natalizio.
La preoccupazione maggiore riguarda proprio il Natale, su cui aleggiano molte nubi che da un momento all’altro possono diventare nerissime. «Il Natale andrà male o malissimo, dipende – ha aggiunto. – Andrà male se si sarà riusciti a tenere sotto controllo l’emergenza sanitaria e perché il Paese è in ginocchio, con una propensione alla spesa assolutamente bassa. Andrà malissimo se non si sarà riusciti a fermare il contagio e le attuali misure verranno prorogate».
Ma Gradara dice di attendersi “conseguenze negative anche per le grandi superfici di vendita alimentare all’interno dei centri commerciali, meno raggiungibili per effetto delle restrizioni alla mobilità in alcune Regioni e meno attrattivi per la chiusura dei negozi delle gallerie“.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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