
In calo anche la quota di aziende che prevede di assumere
Sono quasi 264 mila le assunzioni previste dalle imprese per il mese di novembre, in flessione del 24,3% rispetto allo scorso anno. Scende anche al 10% la quota di imprese che programmano assunzioni, attestata ad ottobre al 13%. A dirlo è il bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
Quelle con il freno a mano tirato sono soprattutto le più penalizzate dal Covid, come le aziende dei servizi turistici, alloggio e ristorazione, dei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (-30,8%) e dei servizi dei media e della comunicazione (-28,5%). Per l’industria, fortemente al ribasso le previsioni di nuove assunzioni delle imprese dei comparti carta, cartotecnica e stampa, (-43,1%), legno e mobile (-39,7%), altre industrie (-34%) e tessile, abbigliamento e calzature (-31,0%). Mentre i comparti alimentare, metallurgico e costruzioni registrano una minore flessione delle entrate in programma rispetto all’anno precedente (rispettivamente -16,3%, -19,3% e -19,6%).
Nonostante il clima di grande incertezza, la domanda di lavoro per le figure professionali di operai e artigiani mostra di essere abbastanza significativa e il calo delle entrate programmate per questi profili è più contenuto rispetto alla media (-18,4% per il gruppo professionale degli operai specializzati). La domanda è sostenuta principalmente dalle micro imprese dell’industria, le uniche a far registrare una crescita delle entrate rispetto allo scorso anno (+6,6%).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
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