
Trump continua a presentare ricorsi ma sono stati già bocciati in Georgia e Michigan. Occhi puntati sugli ultimi Stati decisivi
Neppure la terza nottata di spoglio delle schede in Usa ha portato a un risultato definitivo. Ancora non si conosce il nome del 46° presidente degli Stati Uniti anche se la vittoria di Biden sembra sempre più vicina.
Sono cinque gli Stati che devono ancora comunicare l’esito del conteggio dei voti: Arizona, Nevada, Georgia, Pennsylvania e North Carolina. Basta la vittoria in Pennsylvania per garantire a Biden di sfondare la soglia dei 270 grandi elettori necessari per arrivare alla Casa Bianca. «Non ho alcun dubbio che vincerò», ha già affermato. Ma a Trump questa avanzata del rivale non va proprio giù e si dice certo che lo scontro arriverà alla Corte Suprema. La Casa Bianca ha schierato la massima potenza di fuoco dei suoi avvocati per cercare di arginare l’ondata dei voti per posta che sembrano nella stragrande maggioranza finire nel forziere del democratico. La campagna di Donald Trump ha avviato un’azione legale in Nevada contro presunte irregolarità nel controllo e nella verifica dei voti. Il Nevada è uno degli Stati chiave nella corsa alla Casa Bianca. Intanto i ricorsi sono stati già bocciati in Georgia e Michigan.
Insomma non sono ore positive per Trump che si è sempre detto sicuro di sconfiggere ad occhi chiusi Biden, prendendolo spesso in giro in campagna elettorale.
Cero è che il nuovo presidente avrà il suo bel da fare con una eredità piuttosto scomoda da dover affrontare: la pandemia che corre più che mai negli Stati Uniti. Sono 121.054 i nuovi casi di contagio registrati nelle ultime 24 ore e superano il record dei 102.831 positivi del giorno precedente.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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