Nel medio periodo aumentano le disuguaglianze. I giovani sono i più penalizzati
«Lo stop temporaneo ai licenziamenti deciso dal Governo è giustificato dalla situazione di elevata incertezza causata dalla pandemia, ma nel medio periodo potrebbe aumentare le disuguaglianze sul mercato del lavoro penalizzando soprattutto i giovani». A lanciare l’allarme è Bankitalia in una memoria sul Decreto Ristori inviata alle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato.
«I provvedimenti finora adottati sul mercato del lavoro – spiega Palazzo Koch – hanno contribuito a contenere le perdite occupazionali durante la fase emergenziale. Le imprese hanno inoltre ridotto il costo del lavoro grazie alle integrazioni salariali a carico dello Stato. Queste esigenze restano prioritarie nelle attuali condizioni congiunturali».
Ma secondo l’istituto nel medio e lungo periodo va considerato che le restrizioni alla riorganizzazione aziendale, giustificate finché perdura un contesto macroeconomico di elevata incertezza, “possono contribuire ad accrescere le disuguaglianze sul mercato del lavoro, inducendo ad aggiustare il numero di occupati attraverso la limitazione del numero di assunzioni o il mancato rinnovo di contratti temporanei, spesso limitando le possibilità occupazionali dei più giovani”.
di: Maria Lucia PANUCCI
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