“Faranno la stessa cosa di Pfizer”. L’amministrazione Trump ha un accordo con la società per 100 milioni di dosi
Mentre il conteggio della Johns Hopkins University segna più di 52 milioni di casi di Covid-19 nel mondo da quando è iniziata la pandemia con quasi 1,3 milioni le vittime, il 41% concentrato in Stati Uniti, Brasile e India che restano i tre Paesi più colpiti dalla crisi sanitaria, la speranza di uscire da questo incubo rimane sempre il vaccino.
Dopo l’annuncio dell’efficacia di quello sviluppato da Pfizer e BioNtech (leggi qui), e da quello russo, lo Sputnik V (guarda qui), ora è il turno di Moderna. A darci notizie sul suo vaccino è Anthony Fauci che al tal proposito si è detto ottimista indicando che i risultati arriveranno “entro una settimana“. «Ci hanno detto che letteralmente nei prossimi giorni, entro una settimana, faranno la stessa cosa che ha fatto la gente di Pfizer una settimana fa», ha spiegato Fauci in una conferenza organizzata dal Financial Times.
L’antidoto di Moderna è simile a quello di Pfizer perché utilizza una sequenza a Rna. Né Pfizer e né Moderna possono per ora richiedere l’autorizzazione urgente alla Food and Drug Admistration (Fda) perché sono previsti due mesi di raccolta dati con risultati positivi su almeno la metà dei pazienti del campione. Il termine scadrà nella terza settimana di novembre.
L’amministrazione Trump, che ha finanziato la sperimentazione del vaccino di Moderna, ha con la società un accordo da 1,5 miliardi di dollari per la distribuzione di 100 milioni di dosi.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AGI
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