
Nel mirino il meccanismo che lega i fondi al rispetto dello stato di diritto
E’ ancora presto per cantare vittoria sul Recovery Fund. Dopo la buona notizia dell’accordo raggiunto tra il Consiglio ed il Parlamento europeo (leggi qui) che faceva presagire il ritorno del sereno, ora nuovi nuvoloni neri si vedono all’orizzonte.
A minacciare tempesta è il premier polacco Mateusz Morawiecki che, in una lettera inviata ai leader dell’Unione europea, ha minacciato un veto sul bilancio e sul Recovery Fund a causa del meccanismo che lo lega al rispetto dello stato di diritto. Lo ha reso noto lo stesso Morawiecki spiegando su Facebook che “la Polonia non può accettare una tale versione dei meccanismi che favoriscono la preminenza dei criteri politici e arbitrari sulla valutazione del merito”.
Nel negoziato il Parlamento europeo aveva chiesto un incremento di 39 miliardi, il Consiglio di solo 9 miliardi. Alla fine, l’intesa è arrivata aumentando di 16 miliardi le risorse già previste dal bilancio concordato lo scorso luglio: 1074,3 miliardi. 11 miliardi saranno finanziati con i fondi accantonati dalle multe comminate dall’Antitrust europea e andranno alla ricerca; il fondo Invest-Eu passa a 9,4 miliardi dagli 8,4 previsti a luglio dall’accordo tra i Governi; il programma Erasmus plus passa da 21,2 a 23,4 miliardi; la sanità (EU4Health) aumenta da 1,7 a 5,1 miliardi di euro.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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