
Nel Nord Italia è iniziata la stagione
«Non ci sono assembramenti nei boschi, noi tartufai siamo isolati. In campagna si possono incontrare solo un paio di cinghiali o di cervi». Per fortuna. Nonostante le restrizioni che stanno sconvolgendo la quotidianità delle persone da ormai diversi mesi, uno scorcio di normalità si respira all’apertura della stagione della caccia ai tartufi, quando i tartufai tornano nei boschi con i cani per seguire il profumo di questo alimento così particolare.
Naturalmente per quanto riguarda i momenti di degustazione, tutto è cambiato: ogni anno ad Alba viene organizzata la Fiera internazionale del tartufo bianco, che richiama turisti da ogni parte del mondo, ma quest’anno come molte altre fiere prima di questa, le degustazioni saranno solo virtuali. I partecipanti potranno ordinare online, sul sito web della fiera, delle selezioni a partire da 250 euro.
Il tartufo bianco del Nord Italia è la varietà di tartufo più costosa, famosa per il profumo e per il gusto intenso e penetrante. «Riceviamo in media 40 richieste al giorno da parte di consumatori privati che vogliono acquistare tartufi – racconta uno dei negozianti, Alessandro Bonino – c’è stato quello che possiamo definire un boom di richieste».
E se la domanda crescesse ancora, subirebbero un picco anche i prezzi: dai due ai tremila euro più cari degli attuali tremila euro al chilogrammo.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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