
Prorogate l’Opzione Donna e l’Ape Sociale, ed esteso fino al 2023 il meccanismo di rivalutazione delle pensioni
La bozza della Legge di Bilancio 2021 presentata dal Governo prevede diverse novità in campo pensionistico. Un nodo fondamentale riguarda gli stagionali: nella bozza viene per la prima volta previsto il pieno riconoscimento dei contributi previdenziali per i periodi lavorati anche per quei lavoratori impiegati con part-time verticale ciclico, ovvero con un modello di contratto di lavoro a tempo parziale attivo solo in determinati momenti dell’anno. Questo rivoluziona il calcolo della pensione per tutti gli stagionali, includendo nel calcolo dell’anzianità previdenziale anche i periodi non lavorati ma compresi nel contratto su base annuale. Fino ad oggi l’Inps ha calcolato solo i periodi di effettivo lavoro, pertanto la novità dovrebbe essere retroattiva: in questo caso gli interessati dovranno fare domanda per il riconoscimento dei periodi contributivi mancanti.
Il numero delle settimane da considerare ai fini previdenziali dovrebbe essere determinato in rapporto al totale dei contributi annuale al minimale contributivo stabilito.
Un’altra novità riguarda il meccanismo di rivalutazione delle pensioni, per il quale nella bozza è prevista l’estensione fino al 2023. Sembra non essere prevista una rivalutazione piena, aspetto che peserà soprattutto sulle pensioni di importo medio-alto.
La bozza conferma la proroga di un anno dell’Opzione Donna, che si applica anche nel 2021 alle lavoratrici dipendenti con almeno 58 anni di età (59 per le autonome) e 35 di anzianità, e dell’Ape Sociale. Quest’ultimo provvedimento riguarda i lavoratori che hanno maturato il requisito dei 63 anni di età, con almeno 30 anni di contributi, e che non sono già titolari di pensione diretta. Possono accedere all’Ape Sociale anche i lavoratori invalidi, i caregiver o i disoccupati, oltre ai lavoratori gravosi con almeno 36 anni di contributi.
Potranno accedere alla pensione anticipata anche i disoccupati che non hanno beneficiato della Naspi per carenza del requisito assicurativo e contributivo.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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