![epaselect epa08757561 A Romanian man passes in front of a shop window of an Orange store that displays a huge 5G advertise banner, in Bucharest, Romania, 19 October 2020. Romania was among the first countries in the EU where local mobile communications operators launched commercial 5G services, through upgrades of 4G networks, using the radio spectrum they currently have in 2019, as The National Authority for Management and Regulation in Communications (ANCOM) failed to properly organize an auction for the rest of the frequency bands necessary for mobile operators to implement the 5G standard at the announced optimal parameters. The communication business sector is waiting for a new auction to be organized until the end of 2020. Mobile internet traffic is doubling in Romania every year. EPA/ROBERT GHEMENT](https://business24tv.it/wp-content/uploads/2020/11/909b5829eedc9e8cc1ee6a1bef88c8ce.jpg)
Ma è un ecosistema ancora da costruire. Solo una azienda su cinque si è attivata per coglierne le opportunità
Il 5G, ovvero la quinta generazione della telefonia mobile, potrebbe generare entro il 2030 un giro di affari globale fino a 31 trilioni di dollari, solo con la domanda dei consumatori. A dirlo è l’ultimo rapporto elaborato da Ericsson ConsumerLab, secondo cui i fornitori di servizi di comunicazione da soli potrebbero guadagnare 3,7 trilioni di dollari.
E la cifra potrebbe aumentare ulteriormente con l’emergere di nuove opportunità di servizi digitali adiacenti, come il cloud gaming o le applicazioni di realtà aumentata, che potrebbero estendersi ad altre aree come lo shopping e l’istruzione a distanza.
Siamo però molto indietro. E questa è l’altra faccia della medaglia, rivelata da una ricerca dell’Osservatorio 5G & Beyond della School of Management del Politecnico di Milano presentata oggi durante il convegno online 5G: un ecosistema da costruire. Il 5G abilita un numero elevato di applicazioni e nuovi servizi ad alta velocità ma il mercato è ancora agli albori e la maggior parte delle aziende che può beneficiare di questa tecnologia mostra poca consapevolezza sul tema: appena il 24% ha una solida conoscenza delle caratteristiche tecnologiche e delle potenzialità delle nuove reti.
Le aziende di Information Technology sono più pronte al 5G, ma meno della metà (48%) si sente già esperta del tema o ha avviato iniziative, mentre il 36% è ancora incerto sulle opportunità. Inoltre, sono 122 le sperimentazioni su casi d’uso condotte in Italia, in maggioranza dedicate al monitoraggio da remoto (35%), con applicazioni ad esempio in agricoltura e nelle smart city, e al miglioramento dell’esperienza dell’utente (20%), con soluzioni prevalentemente nei settori media e turismo.
Secondo lo studio, inoltre, solo un italiano su quattro degli utenti internet ha acquistato o ha intenzione di comprare uno smartphone che supporti la rete 5G, il 34% sta valutando l’acquisto, mentre il 41% non è interessato. «Il 5G è una rivoluzione con tante possibilità di applicazione in molti settori. Ma c’è un ecosistema ancora da costruire», ha sottolineato Marta Valsecchi, Direttore dell’Osservatorio 5G & Beyond.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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