
Il motivo sono sempre le elezioni del 3 novembre. Le aveva definite “le più sicure della storia Usa”
Bisogna stare molto attenti alle parole che si usano. Possono costare la poltrona, soprattutto quando il tema sono le ultime elezioni Usa…
Lo sa molto bene Chris Krebs, responsabile per la cybersicurezza, che è stato licenziato da Donald Trump perché aveva respinto le affermazioni del presidente di “massicci” brogli nel voto e aveva definito le presidenziali dello scorso 3 novembre come le elezioni “più sicure della storia“. «Le recenti dichiarazioni di Chris Krebs sulla sicurezza delle elezioni del 2020 sono state molto inaccurate, in quanto ci sono state massicce irregolarità e frodi», ha scritto l’ex presidente Usa in un tweet, citando tra le presunte altre, il “voto di persone morte“, i voti spostati “da Trump a Biden“, gli “osservatori non ammessi ai seggi“. Tutte irregolarità, a detta sua, che avrebbero appunto fatto vincere il suo avversario. «Per questo – ha continuato Trump nel tweet – con effetto immediato Krebs è licenziato da direttore della Cybersecurity and Infrastructure Security Agency” (Cisa), agenzia del Dipartimento di sicurezza interna».
Il diretto interessato non si è tirato indietro dal commentare e sempre “cinguettando” ha confermato il suo operato. «Abbiamo fatto bene, difendere oggi, assicurare domani», ha scritto.
Krebs è stato il primo direttore del Cisa, un incarico voluto proprio dal Trump nel 2018: fino ad allora l’agenzia era guidata da un sottosegretario del Dipartimento di sicurezza interna.
Krebs aveva il delicato compito di bloccare possibili intrusioni di hacker stranieri e nazionali nell’immenso apparato elettorale di smistamento, conteggio e altri sistemi. Secondo il democratico Adam Schiff, presidente della commissione Intelligence della Camera, Krebs e il suo team hanno “lavorato diligentemente per salvaguardare le nostre elezioni“. «Invece di premiare questo grande servizio, il presidente Trump – ha aggiunto – si sta vendicando contro il direttore e altri funzionari che hanno fatto il loro dovere». Anche secondo il senatore repubblicano Ben Sasse Chris Krebs ha fatto un ottimo lavoro e non doveva essere licenziato.
Insomma, è chiaro che a più di due settimane dal voto, Trump ancora non riconosce la vittoria di Joe Biden e nonostante non abbia presentato prove continua a fare accuse molto pesanti e ad attaccare chiunque lo contraddica.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AFP
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