
Inserita la funzione per misurare la saturazione dell’ossigeno
Gli smartwatch, gli orologi digitali che si legano allo smartphone e somigliano sempre più a un computer che a comuni orologi, hanno registrato un incremento delle vendite del 20% nel primo semestre del 2020, nonostante la pandemia da coronavirus e il successivo crollo dei consumi.
Tra i marchi più venduti c’è Apple, che proprio del diffondersi del coronavirus ha fatto a suo modo un punto di forza, inserendo nei suoi nuovi Applewatch la funzione per la saturazione dell’ossigeno.
Misurare il livello di ossigeno nel sangue è uno dei modi più veloci ed efficaci per capire se si hanno i sintomi, e muoversi quindi per appurare se si è contratto o meno il virus. Il nuovo Apple Watch 6 è in grado di farlo grazie ai nuovi sensori, che misurano anche il battito cardiaco ed eseguono un piccolo ma preciso elettrocardiogramma. Inoltre l’orologio intelligente monitora il sono e dà consigli per il lavaggio delle mani, riconfermando poi le funzioni classiche: telefonate, lettura di email e messaggi.
Secondo i dati raccolti da Idc, nel 2022 gli smartwatch sul mercato mondiale saranno circa 90 milioni. Una cifra esorbitante che li pone in primo piano rispetto ai, finora più venduti, fitness tracker, gli orologi che monitorano i parametri vitali.
Nel 2020, Apple ha coperto il 51,4% delle vendite globali, il 22% in più rispetto allo scorso anno. Seguono Garmin con un incremento di vendita del 31% e Huawei che è cresciuto del 57% rispetto al 2019 e ha raggiunto l’8,3% delle quote di mercato.
I modelli più venduti sono l’Apple Watch 5, seguito dall’Apple Watch 3 e dal Huawei Watch Gt2.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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