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Brexit: cosa cambia dal primo gennaio

Micaela Ferraro
21 Novembre 2020
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Nuove regole per chi vuole trasferirsi, mentre i turisti avranno bisogno del passaporto ma non del visto Dal primo gennaio 2021, per chi vuole visitare per i motivi più disparati […]

Nuove regole per chi vuole trasferirsi, mentre i turisti avranno bisogno del passaporto ma non del visto

Dal primo gennaio 2021, per chi vuole visitare per i motivi più disparati il Regno Unito cambiano le regole. I turisti avranno bisogno di avere il passaporto, benché per soggiorni fino a 6 mesi non occorra il visto. Per coloro che desiderano invece trasferirsi stabilmente le regole diventano più serrate: occorre avere un’offerta di lavoro o di studio, conoscere l’inglese ed essere autosufficienti.

Il nucleo del cambiamento è rappresentato dal limite temporale del semestre, insomma: che si tratti di studio, lavoro o benessere, chiunque voglia rimanere in Gran Bretagna per un periodo di tempo inferiore a questo limite non avrà alcuna limitazione eccettuato l’obbligo di viaggiare con il passaporto.

Per gli studenti che vogliono rimanere oltre i 6 mesi, sarà necessario ottenere un visto studenti. Per ottenerlo, serve un’offerta di un corso e la disponibilità di un’università ad accettare lo studente, che deve dimostrare di saper parlare, leggere e capire la lingua. Inoltre deve essere autosufficiente dal punto di vista economico, dimostrazione che può essere data attraverso le garanzie da parte della famiglia. Discorso diverso per chi ha concluso il percorso di studi universitari in Gran Bretagna: in questo caso esiste un visto specifico dedicato ai neo-laureati che vogliono rimanere nel Paese per lavorare, il Graduate Visa, con il quale si può rimanere a cercare lavoro per due anni, che salgono a tre se si è conseguito un dottorato.

Per i lavoratori che desiderano trovare un impiego nel Regno Unito invece i criteri sono più sottili: per poter rimanere più di 6 mesi è necessario avere un’offerta di lavoro, dimostrare di essere sopra la soglia salariale minima, che è di 26.500 sterline l’anno, e di essere in grado di parlare un inglese medio, livello B1. I criteri sono valutati in punti: serve un punteggio di 70 per ottenere il visto.

Chi si trova già nel Regno Unito al primo gennaio, ha tempo fino al 30 giugno 2021 per regolarizzare la propria posizione. Se risiede continuativamente da cinque anni nel Paese, ed è in grado di dimostrarlo, può ottenere il permesso di soggiorno a tempo determinato.

I medici, gli infermieri e gli assistenti sociali che ricevono un’offerta di lavoro nel Regno Unito possono avvalersi del visto Health and Care, che prevede un accesso più rapido, una tassa amministrativa ridotta e il supporto durante il processo di presentazione della domanda.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/EPA

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