È atteso un nuovo calo per il Pil del quarto trimestre
Confindustria ha lanciato l’allarme per il rischio di una nuova caduta dovuta alla seconda ondata di coronavirus che ha scatenato una serie di misure restrittive per contenere i contagi, con una notevole incidenza sull’economia, tanto da far temere una seconda recessione.
L’impatto sull’economia italiana dovrebbe essere contenuto rispetto al crollo nel primo e nel secondo trimestre, che era stato del -17,8%, dato che molti settori produttivi restano aperti. Il forte rimbalzo avvenuto nel terzo trimestre aveva portato l’attività al -4,5% rispetto ai livelli pre-covid.
Per il centro studi le criticità riguardano i servizi e l’industria, che registra un brusco stop dopo la ripresa estiva. Il settore più a rischio rimane quello del turismo, che rischia perdite per il 70%.
Frena anche l’Eurozona: «ciò è sintesi di dinamiche divergenti: negativa per i servizi, dove è atteso un ulteriore calo di domanda, per le nuove restrizioni, e buona per l’industria, che è sostenuta da un ricco portafoglio ordini». La domanda interna è fragile e si prevede uno stop agli scambi del commercio mondiale a fine 2020. «L’occupazione si è di nuovo appiattita a settembre, dopo la risalita temporanea a luglio-agosto – spiegano gli economisti – la disoccupazione sembra ripuntare verso il basso, come a marzo-aprile, per la contrazione della forza lavoro».
Il quarto trimestre si preannuncia quindi in negativo sia per il Pil sia per l’occupazione.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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