
I risultati del 2020 restano in linea con le stime di ottobre, nonostante la flessione del quarto trimestre
Nel 2021 la ripresa sarà più lenta del previsto. L’annuncio amaro arriva da Eugenio Gaiotti, capo dipartimento economia e statistica della Banca d’Italia che, in audizione sulla Manovra davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, ha spiegato che la ripartenza l’anno prossimo non avverrà nel modo in cui tutti speravano. Nonostante questo però i risultati del 2020 restano in linea con le stime fatte ad ottobre: la flessione del Pil nel quarto trimestre è infatti più contenuta di quella riscontrata in primavera e questo permette di non ritoccare le previsioni.
«La dimensione dell’impulso espansivo dei provvedimenti che il Governo programma con la Manovra – ha aggiunto Gaiotti – è significativamente più ampia di quella misurata dalla variazione dell’indebitamento netto: si può valutare che essa sia dell’ordine di circa due punti percentuali del Pil in media all’anno nel prossimo biennio, per poi diventare pari a 1,3 punti nel 2023)».
Quanto al Recovery Plan secondo Gaiotti è necessario che il piano sia definito nei dettagli per evitare sprechi, ritardi e inefficienze. «L’entità dell’effetto macroeconomico dei progetti di investimento e di riforma dipenderà però soprattutto dalla loro definizione concreta nell’ambito del Piano nazionale di rilancio e resilienza e dalla loro attuazione tempestiva. Andrà posta grande attenzione alla fase esecutiva, precisando i dettagli ed evitando sprechi, ritardi e inefficienze», ha concluso.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: