
Sostenibilità e digitale modificano il mercato, la tendenza sembra irreversibile
Il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere ha messo in luce le nuove tendenze del mercato del lavoro, fortemente influenzato dalla svolta digitale e dal tema della sostenibilità. Nei prossimi cinque anni ci saranno 2,7 milioni di lavoratori in più, e di questi il 62% dovrà avere skill green. Le assunzioni saranno, per il 38%, condizionate dalla sostenibilità ambientale e dal risparmio energetico.
Unioncamere sostiene che tutte le professioni verranno attraversate da questa rivoluzione in maniera trasversale: il 46% dei lavoratori green saranno profili altamente qualificati, e per una larga parte, circa 452 mila, il tema della sostenibilità sarà determinante. Tuttavia l’onda verde coinvolgerà anche professionalità non ad alta specializzazione nel settore, come ingegneri civili, energetici e meccanici, tecnici nella gestione dei cantieri edili e della sicurezza sul lavoro.
Nasceranno nuove professionalità, come il giurista ambientale, l’energy manager, lo specialista in contabilità verde, l’informatico ambientale e il promotore di nuovi materiali sostenibili.
Di pari passo con il settore green aumentano anche le richieste per profili specializzati nel digitale, skill diventate strategiche nell’immediato presente a causa della grossa accelerata dovuta al coronavirus. Le più richieste sono le tecnologie internet e gli strumenti di comunicazione visiva e multimediale, che investiranno circa 1,5 milioni di lavoratori nei prossimi cinque anni, pari al 56% delle opportunità di lavoro che si creeranno fra turnover e nuovi posti di lavoro.
Le skill più richieste sono data scientist, big data analyst, cloud computing expert, cyber security expert, business intelligence analyst e artificial intelligence system engineer.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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