
Gli esuberi saranno distribuiti fra i vari stabilimenti compresa la sede centrale di Sesto San Giovanni dove ci saranno i tagli maggiori
Anche Heineken finisce nella morsa del Covid ed annuncia che taglierà un centinaio di posti di lavoro in Italia fra tutti gli stabilimenti compreso il quartier generale di Sesto San Giovanni.
La decisione è frutto di un piano di riorganizzazione mondiale stabilito lo scorso 28 ottobre che prevede un taglio dei costi del personale del 20%. La situazione più drammatica riguarda proprio Sesto San Giovanni dove sono previsti 46 esuberi.
«È una scelta inaccettabile che le organizzazioni sindacali non potranno mai condividere – ha detto Gennaro De Falco, segretario della Fai Cisl di Milano – a maggior ragione in un momento difficile come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia da Covid 19. Heineken è presente nel milanese da tanti anni e improvvisamente cambia approccio nei confronti dei lavoratori: evidentemente la logica dei numeri e dei profitti ha più peso rispetto ai valori di attenzione alle persone che la stessa società ha sempre professato».
I sindacati hanno dichiarato da subito lo stato di agitazione e avviato le assemblee in tutti le sedi, nel rispetto della normativa anti Covid. «Inutile dire che c’è grande preoccupazione e amarezza fra i lavoratori. La situazione non è chiara, evidentemente l’azienda pensa di esternalizzare alcune funzioni, e anche su questo tema dovranno essere fatti gli opportuni approfondimenti – continua De Falco -. L’obiettivo è di stipulare un accordo che individui soluzioni non traumatiche, a tutela delle persone e delle loro famiglie».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche