
Tra eCommerce e store fisici, sono scomparse le code pre-Natale
Sarà un Natale diverso, non solo in Italia ma in tutto il mondo: lo ha dimostrato quel banco di prova che è stato il Black Friday, il venerdì nero dello shopping appena passato, una tradizione economica molto sentita negli Stati Uniti. I negozi hanno aperto tra le cinque e le 7 del mattino, ma vuoi per i controlli, per le mascherine, per gli ingressi contigentati e per la paura dilagante, non si sono viste le code chilometriche o le resse abituali per assicurarsi l’offertona dell’anno.
E tuttavia, non è stata una totale catastrofe per i negozi fisici: un esempio lampante è quello di Houston, in Texas, dove alcuni giovani hanno passato la notte accampati davanti a Game Stop per assicurarsi la nuova Play Station 5 della Sony che era andata in sold out sul web nel momento esatto dell’uscita.
Nonostante la mancanza delle promozioni speciali perché i saldi quest’anno sono scattati già all’inizio del mese, c’è stata una crescita delle vendite natalizie rispetto al 2019, secondo la National Retail Federation e Deloitte.
L’eCommerce, come ci si aspettava, ha sbancato: 1,5 miliardi di dollari di vendite nella sola giornata del Ringraziamento, con un aumento del 21,5% rispetto al 2019 secondo Adobe Analytics.
Deloitte, però, più che sul Black Friday ha scommesso sul Cyber Monday: secondo l’istituto di ricerca sarà il prossimo lunedì il giorno dello shopping nazionale nell’America del 2020, spaccata tra elezioni infinite e pandemia globale. Non resta che aspettare per saperlo.
di: Micaela FERRARO
FOTO: AGI
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