
Il Dpcm di Natale, quello attualmente in preparazione al Consiglio dei ministri, dovrebbe uscire in serata ed entrare in vigore venerdì quattro dicembre. Inoltre, è probabile che abbia una durata più lunga di quelli che l’hanno preceduto, coprendo tutte le festività natalizie fino all’Epifania.
La maggioranza si sta scontrando soprattutto sul tema delle aperture per i ristoranti nei giorni di Natale e Santo Stefano, e su quello del blocco degli spostamenti tra Comuni, oltre che tra Regioni. Il problema infatti riguarderebbe la discriminazione tra le grandi città, in cui i movimenti sarebbero quindi di più ampio respiro, e i piccoli Comuni, nei cui territori spesso non ci sono ristoranti (approfondisci le misure previste qui).
Oggi si sono espressi in merito il ministro Boccia, che ha spiegato che dicembre sarà un mese di passaggio: «da qui a 15 giorni tutta Italia o gran parte d’Italia sarà gialla, pensiamo a restrizioni puntuali per il periodo delle feste che non ci fanno allentare i nostri comportamenti» (ve lo abbiamo anticipato qui). E il sottosegretario alla salute Zampa, che ha parlato di una possibile riapertura delle scuole già a metà dicembre: «ci sono discussioni in corso – ha spiegato – per me sarebbe meglio aprirle a gennaio, dobbiamo prima progredire nei risultati perché l’obiettivo non é stato ancora raggiunto».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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