
L’energia prodotta arriverà da fonti rinnovabili e servirà ad alimentare due raffinerie per ridurre le emissioni di Co2
Eni ed Enel lavoreranno insieme per lo sviluppo dell’idrogeno. Le due società collaboreranno per realizzare il primo impianto entro due anni. L’energia prodotta arriverà da fonti rinnovabili e servirà ad alimentare due raffinerie ancora da individuare, in modo da ridurre le emissioni di Co2. Sarà l’impianto pilota per successive applicazioni su più larga scala. Come si legge in una nota congiunta “si prevede che inizi a generare idrogeno verde entro il 2022-2023“.
Si tratta di un sodalizio importante visto che per gli esperti entro il 2050 il 25% del fabbisogno energetico sarà coperto dalla tecnologia dell’idrogeno: in pratica, sostituirà la quota al momento soddisfatta dagli impianti a carbone a livello globale.
Il Gruppo Enel sta sviluppando progetti anche in Spagna, Cile e Stati Uniti mentre Eni, da parte sua, sta studiando ulteriori progetti in Italia e nel Regno Unito. «Questa collaborazione per lo sviluppo dell’idrogeno verde rientra nella più ampia strategia di transizione energetica di Eni – ha spiegato l’ad Claudio Descalzi. – Il nostro obiettivo è quello di accelerare la riduzione della nostra impronta carbonica, implementando le migliori soluzioni applicabili a basse emissioni di CO2, verdi o blu, per ridurre le nostre emissioni dirette e fornire prodotti bio ai nostri clienti».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: AGI
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