
La Regione è diventata arancione per sua ordinanza ma è scontro con il Governo centrale. In Molise si va verso la zona gialla rafforzata
E’ arrivata la lettera di diffida scritta dai ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza al governatore dell’Abruzzo in cui si chiede al presidente della Regione di ritirare l’ordinanza che anticipa di due giorni l’entrata della Regione in zona arancione. Secondo la messa in mora, se la richiesta non sarà eseguita, la responsabilità di eventuali nuovi contagiati nei luoghi che sarebbero invece dovuti restare chiusi ricadrebbe sotto la diretta responsabilità della Regione. Nessun avallo, dunque, dal Governo alla forzatura del presidente Marsilio che con una sua ordinanza, la numero 106 per l’esattezza, ha deciso da oggi di declassare la sua Regione da rossa (era rimasta l’unica) ad arancione. Marsilio in conferenza stampa ha precisato di considerare “eccessivo se non il tono intimidatorio della lettera e la minaccia di responsabilità penali“. Ha inoltre difeso la sua decisione perché, ha spiegato, “ad attendere la burocrazia ministeriale saremmo zona arancione a partire da domenica, ma la cura così ammazza il paziente“.
Il passaggio fai da te della Regione ha consentito la riapertura dei negozi di abbigliamento, calzature e articoli di gioielleria che avevano dovuto abbassare le saracinesche all’avvio della zona rossa. «Non cerco lo scontro istituzionale – si giustifica Marsilio su Rai Radio1 all’interno del programma Che giorno è. – Collaboro e continuerò a collaborare con correttezza con il Governo. Penso che questo abbia fatto una interpretazione sbagliata delle norme e delle tempistiche che non tengono conto dei dati reali. Non sono un irresponsabile. Ho anticipato la zona rossa. Penso che bisogna essere seri: quando c’è pericolo si adottano soluzioni di salvaguardia, anche le più drastiche. Quando però i dati ci dimostrano che la situazione è sotto controllo torniamo ad aprire in sicurezza. Non credo che 48 ore di anticipo nell’apertura dei negozi possano stravolgere la situazione sanitaria del nostro territorio. La nostra regione è nella media nazionale».
Se l’Abruzzo cede, il Molise invece tira la cinghia. Nelle prossime ore il presidente della Regione, Donato Toma, emanerà una nuova ordinanza con restrizioni su scuola, trasporti e rientri da fuori. Il governatore ha parlato di zona gialla rafforzata da domani e per i successivi 14 giorni. L’ipotesi è di disporre la didattica a distanza almeno per le scuole medie e superiori. Inoltre, chi rientrerà in Molise da altre Regioni, se non è stato sottoposto a tampone nelle ultime 72 ore, dovrà andare in quarantena, salvo si sottoponga allo screening.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA
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