
La decisione del Parlamento danese sarà operativa entro il 2050. Ora si punta tutto sulle energie rinnovabili
Stop in Danimarca all’estrazione di gas e petrolio nel Mare del Nord entro il 2050. Il documento è stato approvato dal Parlamento danese in maniera trasversale sia dalla maggioranza di centrosinistra che dall’opposizione di centrodestra. «La Danimarca deve essere un esempio verde e uno dei modi per riuscirci è quello di porre fine all’estrazione del petrolio, nonostante il Paese sia il più grande produttore di petrolio d’Europa. Se ci fermassimo prima del 2050, il prezzo che pagheremmo sarebbe molto più alto e maggiore sarebbe anche l’impatto sul clima», ha detto Dan Jørgensen, ministro del clima, dell’energia e dei servizi pubblici.
Anche Greenpeace commenta soddisfatta questo atto di transizione «E’ una decisione epocale verso la necessaria fine dei carburanti fossili. Una grande vittoria del movimento ambientalista. Per il clima e per tutte le persone che hanno lottato molti anni per far sì che ciò avvenisse».
La Danimarca, che conta 20 giacimenti tra petrolio e gas e 55 piattaforme di perforazione, ha anche annunciato la decisione di eliminare gradualmente i combustibili fossili e prevede anche lo stanziamento di denaro per garantire una giusta transizione per i lavoratori interessati da questi provvedimenti.
Ora l’obiettivo sono le energie rinnovabili, in particolare l’eolico.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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