
Il maltempo flagella tutta l’Italia. Scuole chiuse oggi in 57 comuni della provincia di Udine, nell’alto Friuli
Il sistema Mose per la difesa di Venezia dall’acqua alta è attivo. Sono iniziate alle 3 di notte le operazioni di innalzamento delle paratoie, in vista della massima di marea prevista per questa mattina.
L’attivazione del Mose è stato disposto dopo che ieri la città è stata invasa dall’acqua: inizialmente infatti era prevista una marea inferiore ai 130 centimetri (considerata la soglia critica), ma poi il livello ha raggiunto i 138 centimetri allagando la laguna. Anche oggi in realtà si prevede una marea di circa 122 centimetri, ma il le 78 paratie alle tre bocche di porto (Lido, Alberoni e Chioggia) sono comunque entrate in funzione per evitare che, come accaduto ieri, l’imprevedibilità dei venti possa far alzare ulteriormente il livello dell’acqua.
Intanto il maltempo continua a non dare tregua all’Italia. Forti nevicate stanno perturbando le Dolomiti bellunesi dove tra Passo Giau e Passo Valles 16 persone sono bloccate in rifugi. Isolato e senza corrente Foppolo, paese della provincia di Bergamo che si trova a 1500 metri, dove sono caduti oltre due metri di neve. Paura all’alba in un quartiere periferico di Sondrio: una frana di terra e sassi si è abbattuta su diverse case sottostanti a un terrazzamento che ha ceduto per le forti piogge. In provincia di Napoli per l’apertura di una voragine 200 persone sono prigioniere in casa a Giugliano.
Scuole chiuse oggi in 57 comuni della provincia di Udine, nell’alto Friuli, a causa del maltempo che imperversa nella zona. A Roma le forti piogge hanno sferzato soprattutto il suo litorale: ad Ostia si è abbattuta una tromba d’aria che ha spazzato via le cabine di uno stabilimento trasportando sulla strada lamiere e materiali, mentre la forte mareggiata ha provocato lo spiaggiamento di un delfino trovato senza vita sull’arenile non lontano dal canale dei Pescatori. Sempre a Roma sorvegliato speciale il Tevere che ha aumentato notevolmente il livello della sua portata a causa delle forti piogge.
di: Maria Lucia PANUCCI
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