
In ballo ci sono questioni legali e pandemiche. Se rinuncia all’acquisizione da 7,3 mld di euro rischia una penale da 400 milioni
EssilorLuxottica sta riconsiderando l’acquisizione da 7,3 miliardi di euro del rivenditore di ottica GrandVision. L’azienda franco-italiana, presieduta da Leonardo Del Vecchio, è sempre più preoccupata per l’impatto negativo che il Coronavirus ha avuto sulla società: ieri ad Amsterdam le azioni GrandVision sono scese del 5,4% a 24,50 euro e oggi perdono un altro -3,5%.
Ora due sono le strade: o rinegoziare il prezzo concordato al luglio 2019 di 28 euro per azione o abbandonare l’operazione con il rischio di pagare una penale da 400 milioni.
L’acquisto di GrandVision da parte di EssilorLuxottica aveva lo scopo di contribuire a consolidare la posizione dominante della seconda nel mercato globale dell’occhialeria, aggiungendo una rete di oltre 7.000 punti vendita in più di 40 paesi. Tuttavia, i rapporti tra le due aziende si sono incrinati da quando hanno accettato l’operazione. E c’è anche una questione legale di mezzo. L’azienda di Del Vecchio ha infatti avviato un procedimento giudiziario a luglio contro GrandVision per ottenere informazioni su come l’azienda stava gestendo la propria attività durante la crisi. Successivamente ha reso noto di non essere riuscita a ottenere i dettagli richiesti. Da parte sua, GrandVision ha affermato di non essere d’accordo con le richieste del gruppo italo-francese e un tribunale olandese si è successivamente pronunciato a suo favore. Al momento le due società sono in attesa del giudizio della Corte d’appello olandese.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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