
Dal 1920 al 2020 tra guerre mondiali e coronavirus: quando il Governo è in bilico chiede uno sforzo ai ricchi
Patrimoniale sì o no: la proposta avanzata da due partiti di maggioranza, Pd e Leu, che prevede una tassa extra sui patrimoni con base imponibile superiore a 500 mila euro, ha fatto molto discutere. Si tratta effettivamente di un’imposta straordinaria che andrebbe a colpire le entrate derivanti da attività mobiliari e immobiliari al netto delle passività finanziarie possedute sia in Italia sia all’estero a partire dal primo gennaio 2021.
Non è la prima volta che una proposta di questo tipo viene avanzata nella storia d’Italia e in diverse occasioni è stata anche messa in pratica. Nel 1920 per esempio, con la crisi provocata dalla Prima guerra mondiale, il Governo di Francesco Saverio Nitti ha introdotto un prelievo sugli extraprofitti incassati dagli industriali proprio durante il periodo bellico.
Nel biennio tra il 1936 e il 1938 il Governo aveva colpito invece gli immobili e i capitali delle società per azioni e delle aziende in forma non azionaria.
Nel 1940 con la Seconda guerra mondiale è stata istituita la prima patrimoniale ordinaria italiana e nel 1947 per ricostruire il Paese è nata l’Invim, la tassa sull’incremento di valore degli immobili.
Nel 1992 il Governo di Giuliano Amato ha introdotto un prelievo obbligatorio sui depositi bancari, i libretti postali, i conti correnti, i certificati di deposito e i buoni fruttiferi, più l’imposta straordinaria immobiliare Isi sui valori catastali dei fabbricati. Nello stesso anno sono stati introdotti anche i prelievi su alcuni beni di lusso e sul patrimonio netto di ditte individuali, società ed enti commerciali, una tassa questa che è poi diventata l’Irap nel 1998.
Nel 1993 l’Isi e L’Invim si trasformano nell’Ici, che nel 2011 viene estesa di nuovo alla prima casa, sotto il Governo di Mario Monti, che ha introdotto anche prelievi speciali su capitali e immobili detenuti all’estero oltre a tributi erariali nuovi su auto, aerei e imbarcazioni.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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