
L’azienda britannica ci sta pensando in risposta a una proposta di cooperazione lanciata dall’Istituto Gamaleya di Mosca
AstraZeneca insieme alla Russia nella lotta contro il Covid. La società britannica, che sta lavorando alla sperimentazione di un farmaco in fase avanzata insieme all’università di Oxford, ha annunciato che sta seriamente pensando di combinare il suo vaccino con lo Sputnik V russo. La proposta di cooperazione era stata lanciata dall’Istituto Gamaleya di Mosca lo scorso 23 novembre. Secondo i ricercatori infatti le rispettive ricerche sono altamente compatibili per dar vita a un farmaco estremamente efficace contro il Coronavirus. In particolare gli scienziati moscoviti vorrebbero inserire i vettori adenovirus dello Sputnik nelle sperimentazioni cliniche del gruppo inglese.
Ora AstraZeneca sta valutando la questione, se sia davvero possibile mettere insieme le due cure. Certo è che per l’azienda farmaceutica potrebbe trattarsi di un’occasione per colmare il divario che si è venuto a creare con le dirette concorrenti, Pfizer-Biontech e Moderna, che sono molto più avanti nei vari processi di approvazione e commercializzazione del vaccino.
Lo Sputnik V è stato al centro delle cronache mondiali perché i risultati sembravano dimostrare un’efficacia estremamente elevata, superiore addirittura al 90%. Nonostante le principali autorità sanitarie mondiali non abbiano ancora confermato questi dati, sul finire della scorsa settimana il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha annunciato l’apertura di una serie di centri per la vaccinazione della popolazione della capitale utilizzando il preparato del centro di ricerca russo.
di: Maria Lucia PANUCCI
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