
Addio ad una portata su tre
Queste festività le passeremo in ristrettezze, in tutti i sensi. Dal punto di vista economico a risentirne di più saranno le spese per il cenone della vigilia e il pranzo di Natale. Secondo Coldiretti infatti, che ha analizzato l’impatto della pandemia sui consumi alimentari, sarà tagliato un terzo della spesa destinata al menu delle Feste, quantificata in 82 euro a famiglia, l’importo più basso destinato alle tavole di Natale da almeno 10 anni. In pratica salterà una portata su tre.
Le persone si trovano sempre di più in difficoltà finanziere, sono aumentati drasticamente i nuovi poveri (guarda qui) ed è chiaro che si cerca di tirare la cinghia, risparmiando su tutto, anche sui consumi. A risentire della contrazione dei consumi sarà tutta la filiera alimentare con perdite stimate in 30 miliardi nel 2020.
Il rilancio potrebbe arrivare grazie alle risorse del Recovery Plan e i progetti green della filiera. Nel settore alimentare la sostenibilità potrebbe tradursi in un volano per creare nuovi posti di lavoro. Gli investimenti in innovazione, ricerca e inserimento dei giovani in agricoltura potrebbero generare almeno un milione di nuovi contratti di lavoro in 10 anni. Ma non solo. Chi compra, anche se poco, deve acquistare prodotti locali, mandando avanti per quanto possibile la nostra economia. «Per rilanciare il Paese – sostiene Coldiretti – bisogna dimezzare le importazioni provenienti da altre Nazioni e valorizzare le eccellenze del made in Italy, oggi più che mai fattore essenziale per superare la crisi».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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