
Nuovi visti e una politica di esenzioni fiscali per attirare residenti anziani
Risale al 2018 l’iniziativa del Governo degli Emirati Arabi Uniti per approvare una legge che garantisse un visto di cinque anni, ma rinnovabile, studiato apposta per i pensionati. Questa legge, entrata in vigore nel 2019, ha cambiato il modo di vedere e di vivere Dubai, che negli ultimi tempi è diventata una meta in grado sia di attirare espatriati di tutto il mondo sia di convincerli a rimanere una volta ottenuta la pensione.
Per ottenere il visto è necessario soddisfare uno dei quattro criteri previsti: disporre di una rendita mensile di circa 4.600 euro, di un risparmio superiore a 230 mila euro, possedere un immobile del valore di 460 mila euro o un patrimonio, comprensivo di risparmi e immobili, valutato almeno 460 mila euro.
Questo regime di visti, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere esteso molto presto a persone provenienti da tutto il mondo. «Lo scopo è quello di stimolare lo sviluppo economico del Paese come centro d’affari e di investimenti», ha spiegato Natalie Lindo di Euronews.
Gli Emirati non applicano Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, e hanno un regime di tassazione che varia a seconda della nazionalità degli stranieri residenti: i pensionati svedesi sono soggetti alla tassa Sink, per esempio, il Regno Unito non paga alcuna tassa grazie a un trattato che la lega agli Emirati, un accordo sulla doppia imposizione simile a quello che il Paese ha attivo anche con la Spagna.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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