
Il braccio di ferro tra Ue e Regno Unito proseguirà oltre domenica
Ieri lo aveva anticipato il ministro francese per gli Affari europei Clément Beaune, e infatti la maratona nei negoziati per l’uscita dall’Europa del Regno Unito continua, e proseguirà oltre la giornata di oggi, benché fosse stato l’ultimatum dato dall’UE per la sottoscrizione di un accordo (lo abbiamo anticipato qui).
I negoziati si sono bloccato sul nodo della pesca, settore dal forte valore economico, ma anche simbolico. Londra vuole ristabilire la propria sovranità nelle acque della Manica e del Mare del nord, ma i Paesi costieri dell’Europa, soprattutto Francia, Olanda, Belgio e Danimarca, rimarcano il diritto di continuare a pescare in queste zone con le stesse garanzie avute fino ad oggi.
Tuttavia ci sono anche altre problematiche che non hanno trovato ancora una risoluzione. Per esempio il Level playing field, cioè le regole comuni a garanzia di una concorrenza leale.
Nel frattempo si stanno verificando le prime avvisaglie di tensione anche al di fuori del contesto politico: nel Kent sono state segnalate code molto lunghe di tir che attendono di arrivare all’eurotunnel per raggiungere l’Europa. Secondo quanto riportano i media britannici, si tratta di un traffico molto più intenso del solito causato proprio dal clima di incertezza: molte aziende starebbero accumulando merci per evitare interruzioni brusche delle consegne attraverso la Manica, eventualità che potrebbe verificarsi al termine del periodo di transizione.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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