
Secondo Unirec le attività hanno perso oltre un quarto degli importi
Il lockdown, il coronavirus e la chiusura dei tribunali durante l’estate hanno causato un rallentamento dell’attività di recupero dei crediti, che secondo le stime dell’associazione Unirec ha perso oltre un quarto degli importi.
Si tratta di un settore che conta 200 aziende con 17 mila dipendenti. Il presidente di Unirec Francesco Vovk ha spiegato che le moratorie «sono state varate per andare incontro alle difficoltà degli italiani, ma ora bisognerebbe trovare un punto di equilibrio». Altrimenti alla scadenza viste le regole più stringenti, rischiano di trovarsi in difficoltà banche e debitori.
«Occorre puntare sul mercato secondario delle cessioni dei crediti a soggetti specializzati, che in Italia si è sviluppato in questi anni e che può essere d’aiuto anche per i debitori – ha detto Vovk – prevedendo piani di rientro adeguati».
Il problema è legato anche al sistema della giustizia italiano: «non sono state adottate alcune misure chieste dal comparto – ha spiegato il segretario generale Michela De Marchi – in merito alle esecuzioni e alla riduzione del periodo feriale estivo che avrebbe consentito di recuperare in parte dell’arretrato». Secondo De Marchi l’Europa deve dotarsi di una rete fra le asset management company nazionali.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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