Il volume totale degli acquisti sui siti di e-commerce ha mostrato un aumento del 32% rispetto al periodo antecedente il secondo lockdown. Meno prelievi agli sportelli bancomat
A causa del Covid gli italiani si sono affidati sempre di più all’e-commerce e ai pagamenti digitali per effettuare acquisti in sicurezza, confermando il trend di crescita già riscontrato in primavera e che non sembra destinato a fermarsi al termine della pandemia. A dirlo è un’indagine condotta dalla mobile bank N26 che ha fatto il punto sull’evoluzione delle abitudini di consumo degli italiani durante la seconda ondata di restrizioni a partire da ottobre.
In particolare il volume totale degli acquisti sui siti di e-commerce ha mostrato un aumento del 32% rispetto al periodo antecedente il secondo lockdown, arrivando a rappresentare quasi un terzo del totale delle spese degli italiani. Allo stesso tempo è cresciuto del 21% il numero totale delle transazioni online, con un aumento particolarmente significativo nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni (+22%).
Sono soprattutto le donne le grandi fautrice degli acquisti su Internet con un aumento del volume degli acquisti online del 35% e una crescita del 25% del numero di transazioni, rispetto al -1% e +6% registrati rispettivamente durante il primo lockdown.
A beneficiare maggiormente degli acquisti digitali degli italiani sono state al primo posto le catene di alimentari, seguite dalle piattaforme per lo shopping online come Amazon e Aliexpress, i servizi di food delivery come Deliveroo e Glovo e i siti di streaming e d’intrattenimento, quali Netflix e Spotify. I settori più colpiti dalle restrizioni si confermano, invece, quello dei viaggi, i trasporti pubblici e i servizi per la mobilità urban
È al contempo diminuito del 12% il numero dei prelievi presso gli sportelli bancomat, a conferma della disaffezione verso il contante, sebbene la riduzione sia stata meno marcata rispetto al primo lockdown, probabilmente per via delle restrizioni meno severe. «Il passo successivo, che deve essere necessariamente guidato da tutti gli attori del nostro mercato, è consolidare questa tendenza e far comprendere davvero a tutti gli utenti che il digital banking non è solo uno strumento per rispondere a una situazione di emergenza ma un nuovo modo di fruire dei servizi finanziari che riduce costi e tempi e migliora l’esperienza d’uso», commenta Andrea Isola, general manager Italia e South East Europe di N26.
di: Maria Lucia PANUCCI
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