
La Cassazione decide e pone un freno alle finte prime case
Se i coniugi sono residenti e abitano nella stessa casa, allora l’esenzione dell’Imu è valida. Altrimenti no, perché mancano i presupposti. È quanto ha deciso la Corte di Cassazione per mettere uno stop alle case al mare travestite da prime abitazioni, e fermare così i furbetti delle esenzioni che facevano in modo di evadere le tasse dovute per le case vacanza.
Il caso era stato sottoposto dalla Commissione Tributaria Regionale dell’Abruzzo, a cui una donna aveva chiesto l’esenzione Imu poiché lei e il marito avevano residenza in due Comuni differenti: «non basta che il coniuge abbia trasferito la propria residenza nel Comune in cui l’immobile è situato – ha dichiarato la Cassazione – ma occorre che in tale immobile si realizzi la coabitazione dei coniugi».
Il contribuente deve dimostrare che l’abitazione costituisce dimora abituale per sé e per i suoi familiari se vuole ottenere la detrazione prevista solo ed esclusivamente per le abitazioni principali.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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