
Era il 2017 quando Tesla valeva appena 60 miliardi di dollari
Sicuramente a ripensarci si starà mangiando le mani perché, con il senno di poi, si è fatto scappare un affare con i fiocchi. A quanto pare Elon Musk cercò di vendere la casa automobilistica da lui fondata ad Apple. La risposta però fu un bel no: Tim Cook non volle neanche intavolare trattative per una eventuale acquisizione di Tesla.
A rivelarlo è stato lo stesso Musk che ha raccontato i fatti su Twitter, togliendosi una grande soddisfazione. D’altronde, la vendetta è un piatto che va servito freddo. «Nei giorni più bui del programma Model 3, contattai Tim Cook per discutere in merito alla possibilità di una vendita di Tesla ad Apple (per 1/10 del valore attuale). Lui rifiutò l’incontro», ha scritto. Era il 2017. Allora quello che oggi è il colosso produttore di auto elettriche valeva appena 60 miliardi di dollari. Per capire, oggi vale 10 volte tanto, vantando una capitalizzazione di mercato di 600 miliardi di dollari circa.
Forse non è troppo tardi. Apple potrebbe questa volta farsi avanti per prima visto che il colosso di Cupertino, stando a Reuters, starebbe lavorando al lancio di una propria auto che si guida da sola e che dovrebbe debuttare sul mercato nel 2024. Ma alcuni rumor in arrivo da Taiwan hanno indicato che il lancio della Apple car potrebbe avvenire addirittura nel settembre del 2021.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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