
La corsa allo shopping natalizio sta per terminare, ma non è mai tardi per fare un regalo etico
Quest’anno più che mai la corsa ai regali di Natale è stata dibattuta e controversa. La pandemia ha cambiato molte cose, compreso il modo di vivere l’attesa natalizia e le priorità circa i doni da fare e da ricevere. Non è più tempo di regali inutili, e si sta sviluppando un trend molto forte che riguarda i doni etici, quelli che possono fare bene non solo alla persona ma soprattutto all’ambiente.
Nell’ottica della sostenibilità che il coronavirus ha contribuito a diffondere, è nata l’idea di adottare progetti a cura di piccoli artigiani, contadini, associazioni, collettivi di artisti e di quartiere, diventando veri e propri soci di realtà già esistenti che hanno subito il contraccolpo economico del covid.
Alcuni dei regali di Natale più sostenibili? Per esempio l’adozione a distanza di alberi di arance sanguinello autoctone, coltivate dall’impresa agricola siciliana AranceAgrumi, per un costo totale di 130 euro annui. Si potrà monitorare la fioritura, la crescita, la maturazione e la raccolta dei frutti, che saranno poi spediti a casa senza costi aggiuntivi.
Oppure si può adottare un gelso della cooperativa Nido di Seta di San Floro, a Catanzaro in Calabria: in cambio si ottengono i prodotti della cooperativa, sia agrifashion sia gastronomici. In questo caso il prezzo varia dai 50 euro di base fino ai 195 euro del pacchetto completo.
Ma si può optare anche per l’adozione delle tartufaie abruzzesi, oppure di vigneti, capi di bestiame, frutteti e perfino alveari. In quest’ultimo caso il progetto di adozione è partito da 3Bee, un sito internet che permette di scegliere la tipologia di miele, l’apicoltore e il tipo di biodiversità che si desidera creare. Si possono seguire i progressi e ricevere il miele 100% artigianale direttamente a casa propria.
Molto apprezzata, secondo un’indagine condotta da Babbel, anche la possibilità di adottare una pecora, piantine di canapa legale oppure di partecipare a progetti di supporto per il decoro delle città.
Insomma, nell’anno del coronavirus il regalo di Natale può diventare una vera occasione per supportare le piccole realtà e la comunità. Se siete in ritardissimo con lo shopping, queste sono ottime idee da cui prendere spunto.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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