
Durante questi mesi di emergenza sanitaria si è osservato un crollo dei prelievi di banconote (-20% nel primo semestre) e pare che la tendenza ad utilizzare le carte continuerà anche dopo la pandemia per ridurre le occasioni di contatto
I pagamenti effettuati con carte di credito molto probabilmente supereranno quelli con le banconote nei primi mesi del 2021 e non nel 2022 come invece avevano ipotizzato gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. La crisi dovuta al Covid sta infatti accelerando un processo già in atto negli ultimi anni in Italia ma che stentava a decollare. A confermare questa inversione di tendenza è Bankitalia che, in un report contenuto in Questioni di Economia e Finanza, datato 23 dicembre 2020, ha rilevato come il contante sembra essere sempre più una soluzione ristretta alle piccole transazioni. Per tutti gli altri pagamenti prende sempre più piede il digitale, facilitato anche dalle nuove modalità contactless o di utilizzo dematerializzato della carta con smartphone.
Durante questi mesi di emergenza sanitaria si è osservato un crollo dei prelievi di banconote (-20% nel primo semestre) mentre il calo è stato molto più contenuto per quel che ha riguardato i pagamenti con carta (-4%). Un’abitudine che sembra possa continuare anche una volta usciti dalla pandemia per facilitare i pagamenti e ridurre al minimo le occasioni di contatto.
Insomma il Covid qualcosa di buono la sta portando anche perché gli stessi analisti di Via Nazionale hanno sottolineato che un’economia con pagamenti molto digitalizzati è assai più resiliente a shock esterni di una, al contrario, troppo basata sul contante.
di: Maria Lucia PANUCCI
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